L’”umore” è qualcosa di diverso dall’”emozione”. Quando si parla di umore, si intende infatti una condizione emotiva durevole, stabile nel tempo, generale, indipendente dalla situazione in cui ci si trova, meno direttamente collegata agli eventi.
La Psicoterapia permette di analizzare quali sono stati gli eventi critici e i significati ad essi attribuiti che hanno condotto a tale stato.
– Distimia
La terapia di coppia ha l’obiettivo primario di prendersi cura del legame tra i due partner, considerando la loro storia, la situazione attuale e le prospettive future.La maggior parte delle volte la terapia è finalizzata a superare gli ostacoli per permettere un maggiore benessere alla coppia.
In altri casi la soluzione più adatta per la coppia o la famiglia, può essere invece la separazione.
Durante la fase di separazione il terapeuta di coppia può accompagnare alla gestione di questo evento in modo più equilibrato e meno doloroso possibile, soprattutto quando si è in presenza di figli piccoli.
La persona depressa presenta un quadro caratterizzato dai seguenti sintomi:
A seconda della quantità e pervasività dei sintomi registrati e da quanto tempo sono presenti, si parla di depressione grave o lieve.
Depressione secondaria: forma depressiva che trae origine da un altro disturbo o problema psicologico (ansia, attacchi di panico, ipocondria, disturbi di personalità).
Depressione reattiva: quadro clinico legato a situazioni o eventi stressanti (lutto, perdita, separazione, matrimonio, divorzio, cambiamenti lavorativi, nascita di un figlio, ecc., non necessariamente negativi: anche un cambiamento in senso positivo, come una nuova casa o un nuovo lavoro, possono produrre stress e umore depresso. Il nodo cruciale è infatti rappresentato dalla necessità di un nuovo adattamento dell’individuo al nuovo contesto e alle sue richieste.
La distimia è una forma di depressione minore che comporta una minore compromissione delle relazioni sociali e dell’attività lavorativa.
Si presenta con disturbi lievi ma con andamento cronico; solitamente (a causa della relativa levità dei segnali) si diagnostica tardivamente, ossia quando i sintomi si protraggono già da uno o due anni. Viene riconosciuta quando sono presenti almeno due dei sintomi classici della depressione; è frequente che il malato non ne sia consapevole in quanto convinto che il disagio quotidiano sia parte integrante, da sempre, del suo carattere.
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